martedì 3 aprile 2012

Lettera Aperta al Grande collezionista e mecenate Giuliano Gori

GIULIANO GORI

Dott.Giuliano Gori - Villa di Celle Pistoia - Parco Utopia, unico al mondo.


Signor Gori, leggo su Repubblica di ieri il mirabile articolo a cura dell'amica Maria Cristina Carratù, che esprime sconfinata ammirazione per la Sua passione di operatore culturale e creatore di un parco arricchito di sculture dei massimi artisti contemporanei, che vengono invitati a stabilirsi nella villa di Celle a studiare insieme a lei l'opera più adatta e poetica da sistemare all'aperto.

Opere di scultura contemporanea nel parco di Gori a Celle di Pistoia
Lei senza alcuna "GRUCCIA" amicale con politici, faccendieri, banchieri, né alta finanza, con la sua passione, il suo sacrificio personale, è riuscito a creare una cosa immortale, unica al mondo. Tutta la mia profonda ammirazione poiché “ri-trovo” in Lei quella fierezza, quell'urgenza di indipendenza da tutto e da tutti, che anche per me ha rappresentato la condizione essenziale per procedere.

Nella parte conclusiva dell'intervista rispondendo a Cristina che lo interroga, Lei replica dicendo di non aver mai avuto né chiesto un contributo pubblico.
Qui ci assomigliamo molto in quanto io ho potuto agire nel mondo internazionale del Teatro, solo e soltanto totalmente svincolato dai politici e dai loro contributi.
Esattamente 32 anni fa cominciai a Montalcino, lavorando come un ciuco anche 20 ore al giorno, creando una piccola "Chigiana Teatrale" quasi a rimborso spese . In tre edizioni il Festival giunse a fama internazionale; a questo punto fui stupidamente e vigliaccamente allontanato per far posto ad un "GOLOSO" docente di storia del Teatro, appartenente al comitato centrale di un partito che oggi ha finito la sua condizione storica. Il povero Sindaco di allora(1982), obbedì ai comandi della segreteria nazionale e assunse il "GOLOSO" docente universitario della Sapienza di Roma, che poco dopo venne denunciato dal Comune per Peculato; da bravo "Ladro di Polli" il Professore aveva sperperato soldi del Festival per portarsi a casa ettolitri di Brunello e miele.


Da quel giorno io decisi di fare solo con le mie forze, trasferendo il Festival a Firenze, dove visse per otto anni(1983 -1990), come unico proprietario della manifestazione fiorentina, che ebbe gli artisti ed i docenti internazionali più prestigiosi.

Nel 1990 mi fermo, poiché il mio cammino interiore ed il mio impegno civile, mi porta a stabilirmi a Palermo durante il periodo della giunta di Leoluca Orlando, dove nel 1991 vengo persuaso ad aprire una "speciale" scuola di Teatro per ragazzi a “rischio di mafia” in due martoriati quartieri del centro storico, Albergheria e Ballarò. Dopo molti anni esattamente il 3 Aprile del 2005, incontro un gruppo di giovani appassionati di Teatro di Napoli assai "infiammati" di amore per il Teatro, e dono a questi giovani il mio Festival col carisma dell'assoluta gratuità.

Questo festival ancora oggi "Sopravvive" a Napoli tra mille difficoltà economiche, grazie al sacrificio di questi giovani teatranti locali.

Dopo il penoso gesto degli amministratori di Montalcino nei miei riguardi, mi sono costantemente adoperato affinché la manifestazione andasse avanti anche a Montalcino e nell'ottobre del 2008, ho donato alla città tutta la mia biblioteca teatrale di oltre tremila volumi.

Così è stato per la mia Scuola Internazionale di Teatro(1976 - 1991), senza mai chiedere alcun contributo prezioso, ma vincolante, ho "Navigato" da solo con le mie forze nel periodo in cui Firenze era la Capitale Internazionale della Pedagogia Teatrale, con le Scuole di Eduardo de Filippo, la Bottega teatrale di Gassman, il Laboratorio del polacco Kantor e il Centro di Avviamento all'Espressione di ORAZIO COSTA, MIO SOMMO MAESTRO. EBBENE QUESTI GRANDI ARTISTI INTERNAZIONALI UNA VOLTA CHE NON VENNERO PIU' RINNOVATE LE VARIE CONVENZIONI, CESSARONO LA LORO ATTIVITA' RITORNANDO ALLE LORO CITTA'. IO INVECE HO PROSEGUITO CON FIEREZZA E IN LIBERTA', CON LA MIA SCUOLA(734 allievi da 34 paesi del mondo), TERMINADO L'ATTIVITA' QUANDO LO DECISI IO.

COSI' PER IL MIO VOLONTARIATO DI STRADA: 78 GRUPPI ESISTENTI NEL MONDO; OLTRE 40.000 VOLONTARI COINVOLTI, SENZA MAI CHIEDERE NEANCHE UN BICCHIERE D'ACQUA FRESCA, NE' ACCETTARE ALCUN INCARICO.

Porto sempre nel cuore la gioia e l'orgoglio di essere stato invitato a Celle da Lei con i miei allievi (1986), insieme al Maestro Nico Pepe e qualche anno fa, ricercato dalla sua segreteria per una pubblicazione dei 30 anni del Parco artistico, in modo di avere avuto la gioia e l'onore di essere ricordati nella pubblicazione per tale ricorrenza.

Anch'io come Lei, Dottor(Ad Honorem), Giuliano Gori non ho mai chiesto nulla a nessuno, ricevendo in cambio il "sapore della libertà", dell'indipendenza, creandomi così l'occasione di fare quello che amavo senza costrizioni penose e ridicole dei cosiddetti "Potenti di turno" della politica e della finanza.

Con stima ed amicizia,

Mi creda,

Suo , Paolo Coccheri ideatore e Fondatore in libertà, di ben 12 manifestazioni di Teatro di levatura internazionale.

Nessun commento:

Posta un commento