lunedì 16 ottobre 2017

ADDIO GRAZIANO ZONI


(Roma, 15 ott. (askanews)
  "Se n'è andato camminando per strada, dopo una vita condivisa con la gente di strada: quelli che per strada sono finiti e sono stati costretti a restare.
Non i poveri: lui li chiamava 'gli
 impoveriti'
Graziano Zoni ci ha lasciato ieri sera, all'improvviso, dopo aver trascorso un altro giorno insieme a loro, nella comunità Emmaus". Così Flavio Lotti, Coordinatore della Tavola della pace, scrive in un lungo messaggio di ricordo. "Mentre, facendomi spazio tra il dolore, cerco le parole per presentarlo a chi non ha avuto la grazia d'incontrarlo, mi scorrono davanti agli occhi inumiditi i ricordi degli oltre trent'anni che abbiamo passato assieme cercando la via della giustizia e della pace: giornate intere, non stop, spese all'insegna dell'impegno sociale e politico, della "collera d'amore" che aveva imparato dall'Abbè Pierre e da dom Helder Camara, e della solidarietà più autentica con gli impoveriti del mondo, gli immiseriti, i depredati, gli offesi, gli abbandonati".
GRAZIANO ZONI,  CON L'ABBE' PIERRE, NELLA "COMUNITA' EMMAUS "
DI FIRENZE.


DOM HELDER CAMARA


 AMBEDUE MAESTRI DI GRAZIANO NELL'IMPEGNO SOCIALE E POLITICO CON 
LA QUOTIDIANA "COLLERA D'AMORE.........." 
E poi "i tantissimi che l'hanno conosciuto lo ricorderanno per l'umanità, la mitezza, la vicinanza, la coerenza, la fedeltà, l'onestà, la sobrietà, l'amore, la dedizione, la passione, la fede, la positività, la tenacia, il coraggio, la bontà che ha sempre distribuito a piene mani. Mani Tese, Emmaus Italia, Tavola della pace sono state alcune delle organizzazioni in cui si è maggiormente impegnato. Dai quartieri di Firenze dove abitava, alle periferie del mondo di cui si sentiva pienamente cittadino. Bisogna che ci abituiamo, sempre di più, a parlare di pace non solo in contrapposizione alla guerra", scrisse su Avvenire alla vigilia della Marcia Perugia-Assisi, fondata nel 1954 da ALDO CAPITINI, dell'anno scorso. "Soprattutto occorre che, sempre di più, la smettiamo di pensare che la 'colpa' è solo degli altri: governi, politici, fabbricanti di armi sempre più potenti e micidiali, speculatori di Borsa......... Bisogna invece, che ci convinciamo a prendere atto del nostro diretto, personale coinvolgimento, della "NOSTRA RESPONSABILITA'! "
Grazie, Graziano, per averci insegnato il senso della vita. 

Addio GRAZIANO, MIO AMICO SINCERO E MIO ESEMPIO QUOTIDIANO.
Tuo, Paolo Coccheri - Apprendista Samnyasin -


Samnyasin: Il rinunciante, colui che ha lasciato i propri beni. Stadio di vita di chi ha rinunciato a tutto per dedicarsi alla ricerca spirituale e ad aiutare gli altri.
Paolo Coccheri, coniuga i principi del Samnyasin con le sue scelte personali di non pretendere alcun compenso, riconoscimento, né incarichi ufficiali, nelle attività di volontariato "di strada" da lui create, persuaso nella testimonianza della assoluta e "nascosta gratuità".

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